L'ansia sociale è una categoria che raggruppa una pluralità di forme di disagio sociale e/o di disturbi psicologici; fenomeni che vanno dalla normalità alla patologia. Forme dell'ansia sociale sono, ad esempio, la timidezza, la fobia sociale, il disturbo evitante della personalità, forme intermedie o specifiche di questi disagi e altri fenomeni analoghi.
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Savina Lombardo - timorosa emozione |
Quando l'ansia si attiva, crea un vortice in cui vengono trascinati i pensieri che vanno in fibrillazione e che conducono a comportamenti condizionati.
In questi casi il comportamento costituisce una reazione liberatoria dall'ansia.
Il soggetto timido, l'ansioso sociale, quando si manifesta l'ansia, avverte il bisogno di uscire da quella condizione viscerale di sofferenza fisiologica ed emotiva che può produrre vere e proprie crisi di panico.
Gli stessi aspetti fisiologici possono procurare un aggravarsi dello stesso stato ansioso, ciò perché il timido vive queste manifestazioni esternalizzate della propria condizione, come una vera e propria dichiarazione esplicita di debolezza, d’incapacità, di goffaggine, di "imbranatura", d’incompetenza, questo genera in lui un profondo senso di vergogna.
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Modigliani - bambina in azzurro |
In realtà il turbinio di pensieri e di reazioni emotive finiscono con l'accavallarsi o sovrapporsi, da una parte il sistema cognitivo rivendica il valore delle proprie credenze di base, dall'altra la condizione fisica e umorale fa pressione sull'elaborazione delle scelte decisionali.
Il comportamento diventa, dunque, l'unico strumento capace di azzerare lo stato contingente.
Da questo punto di vista lo scopo della persona timida o dell'ansioso sociale in generale, che coincide anche con l'obiettivo del sistema cognitivo, è l'eliminazione dell'ansia, e il comportamento - che è deputato a svolgere il ruolo esecutivo delle scelte - è l'elemento conclusivo e risolutivo dell'intero processo di valutazione e di decisione.
Sia il comportamento, sia l'ansia non sono fenomeni pensanti ma, pensato nel primo, e provocato nel secondo.
Ciò nonostante inducono al pensiero e favoriscono la riproposizione dell'intero schema del processo quando avvengono situazioni con caratteristiche analoghe a quelle vissute, si ripropone cioè quello che in un precedente articolo ho chiamato "il circolo vizioso della timidezza".
L'ansia, dunque, può agire come elemento scatenante, induttivo o decisivo, del processo che conduce al comportamento.
Visto in quest'ottica, il comportamento di una persona timida, è un effetto del condizionamento emotivo prodotto dall'ansia. Questa relazione non necessariamente è da considerarsi a senso unico, in quanto un comportamento può generare, a sua volta, il fenomeno dell'ansia per effetto delle risposte che vengono dall'esterno, relative alle azioni messe in atto.
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