Nei pensieri previsionali negativi, tipici delle persone timide e degli ansiosi sociali in generale, il timore della sofferenza è portato alle estreme conseguenze.
Parliamo del tema dell’insopportabilità della sofferenza.
L’idea di uno strazio interiore capace di rompere dei precari equilibri in modo definitivo è centrale in quelle attività metacognitive che scaturiscono dalla previsione negativa di eventi, conseguenze e fatti.
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Edvard Munch - autoritratto all'inferno |
In questi casi il pensiero previsionale da una parte immagina un futuro, prossimo o distante, segnato da eventi negativi, dall’altra, all'interno delle elaborazioni metacognitive, valuta come conseguenza di tali eventi, una sofferenza cui si ritiene non si è in grado di reggere.
È chiaro che l’idea di una propria fragilità interiore ed emotiva sia molto marcata.
Nelle ansie sociali, quindi nella timidezza, marcata fragilità emotiva personale, l’incapacità a reggere una forte sofferenza e la previsione stessa della sofferenza appaiano elementi strettamente connessi e indissolubili del panorama mentale.