Tina quando deve mangiare nella mensa dell’Università si sente tutti gli occhi addosso, comincia a sentirsi goffa, impacciata, ridicola, stupida. Alberto quando dice qualcosa tra amici o anche in un generico gruppo di persone, si sente come al centro di un’arena. Serena e Mario evitano qualsiasi tipo di comportamento per il terrore di sentirsi al centro dell’attenzione altrui. Alessia e Michele, quando vanno in discoteca, se ne stanno in un cantuccio perché se dovessero mettersi a ballare si sentirebbero come delle prime dive in negativo.
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Laslo Iera - vergogna |
Spesso si sentono osservate ovunque e qualsiasi cosa facciano.
È come esporre la propria nudità a un pubblico vorace in cui ogni spettatore è munito di una cassetta di pomodori marci, smanioso di spiaccicarli sulle fattezze carnose della vittima di turno.
La timidezza è, spesso, definita come un disagio sociale che si manifesta quando ci si sente sottoposti al giudizio altrui.
Sentire di essere al centro dell’attenzione è come sostenere un duro esame il cui esito negativo è dato per scontato; equivale a sentirsi alla mercé degli altri.
Gli altri fanno paura nella misura in cui assumono il ruolo di giudice, fanno valutazioni meritocratiche, decidono sulle qualità negative dell’osservato.