Carla ha grandi difficoltà con la dialettica, non le riesce di ribattere agli sfottò o alle provocazioni, e ogni volta si sente immensamente stupida. Vittorio in tutte le situazioni in cui non sa come giostrarsi, pensa di essere uno stupido. Adele tutte le volte che commettere errori che giudica banali, pensa di essere ingenua e che gli altri la considerino stupida.
L’idea di una propria stupidità si fa spazio nelle persone timide ogni qual volta si osservano barcollare nelle situazioni sociali e dopo, quando stanno ore a ruminarci su.
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Elena Merlino - mettermi a nudo |
Non è un osservatore esterno imparziale, si pone fuori da sé non per osservare con curiosa volontà di conoscenza, il suo obiettivo è l’obbligo di trovare il pelo nell’uovo.
La sua attività di controllo su sé stesso si trasforma in una inchiesta che non può che concludersi con un giudizio: il soggetto timido è alla ricerca di sue inadeguatezze.
Si osserva mentre si muove, osserva come lo fa e, allo stesso tempo, immagina gli altri esprimere il suo stesso parere. L’ossessione per il giudizio altrui è una sua preoccupazione costante.
Nel monitorare sé stesso, con volontà giudicante, si pone nei panni della mente degli altri: essi sicuramente penseranno questo o quello.