12 gennaio 2019


2° PARTE


I sistemi motivazionali, le linee evolutive e loro gerarchie


Un assunto di base


Cominciamo subito con un assunto basilare: i sistemi motivazionali esistono e si sono formati per il raggiungimento di scopi che riguardano, l’omeostasi, il reperimento di risorse, la creazione delle condizioni migliori per la vita, l’adattamento all’ambiente. 

Ciò implica che la ragione dell’esistenza dei sistemi motivazionali è basata sull’assenza di garanzie automatiche, a priori; in altre parole, esistono per tutto ciò di valore che non è garantito in modo certo.


I sistemi


Avente origine nel tronco encefalico, il primordiale sistema  della territorialità nasce per rispondere all’esigenza di avere la disponibilità di un territorio sufficiente a garantire la sopravvivenza, quindi il reperimento delle fonti alimentari, avere un porto sicuro (tana, nido, rifugio) e la riproduzione. Nell’uomo è stato tradotto culturalmente nel principio di proprietà: se fosse esistito l’eden dove tutto è disponibile sempre e comunque, il sistema della territorialità non si sarebbe mai formato in quanto la sua esistenza non avrebbe avuto alcun senso.



Il sistema della difesa si forma già nel tronco encefalico, cioè, l’area evolutivamente più antica (cervello rettiliano). Attiva quelle emozioni come la paura o l’eccitamento che predispongono l’essere vivente verso comportamenti di fuga, di attacco o di immobilizzazione. 

Con lo svilupparsi del livello superiore (area limbica) e, quindi, con la comparsa delle emozioni, dal sistema di difesa si sviluppano anche il sistema dell’attaccamento, mentre quello reciproco dell’accudimento sembra essere derivato dal sistema omeostatico. L’attaccamento riguarda la ricerca di cura, sostegno e difesa da parte del neonato, del cucciolo e dell’infante. L’accudimento è l’offerta di cura, sostegno e difesa da parte del genitore. La mancata soddisfazione alla richiesta di cura attiva emozioni che possono essere di paura, di rabbia, di protesta; di contro l’insoddisfacente accudimento produce senso di colpa nel genitore. Con lo sviluppo della neocorteccia, quindi del terzo livello evolutivo del cervello, facendo capolino la coscienza cognitiva del sé e la formazione dell’identità, i sistemi dell’attaccamento e dell'accudimento vanno a costituire dei perni centrali e fondamentali nella costruzione dell’idea del sé e dell’altro. Ciò comporta la formazione delle credenze e degli schemi cognitivi.


Il sistema della sessualità nasce come mero istinto riproduttivo nel tronco encefalico, ma nel corso dell’evoluzione dell’apparato cerebrale, con la comparsa delle emozioni che procurano piacere, vive una sua evoluzione e diventa sempre più integrato con altri sistemi motivazionali come quello della ricerca. Si attiva nella formazione delle coppie, nella ritualizzazione della sessualità (corteggiamento). Le emozioni prodotte da questo sistema sono quelli del desiderio e del piacere. A questi si aggiungeranno anche quello dell’euforia e, con la formazione delle coppie, della gelosia. Nell’homo sapiens, con la comparsa della coscienza cognitiva e del sé autobiografico, la sessualità acquisisce anche struttura di significato, conducendo l’uomo a generare cognizioni etiche e morali così spesso in netto contrasto con la natura stessa dell'uomo.
Tuttavia, al di là dell'evoluzione, il fine strutturale della sessualità resta il piacere.











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