2° PARTE
I sistemi motivazionali, le linee evolutive e loro gerarchie
Un assunto di base
Cominciamo subito con un assunto
basilare: i sistemi motivazionali esistono e si sono formati per il
raggiungimento di scopi che riguardano, l’omeostasi, il reperimento di risorse,
la creazione delle condizioni migliori per la vita, l’adattamento all’ambiente.
I sistemi
Avente
origine nel tronco encefalico, il primordiale sistema della territorialità nasce per rispondere all’esigenza di avere
la disponibilità di un territorio sufficiente a garantire la sopravvivenza,
quindi il reperimento delle fonti alimentari, avere un porto sicuro (tana,
nido, rifugio) e la riproduzione. Nell’uomo è stato tradotto culturalmente nel
principio di proprietà: se fosse esistito l’eden dove tutto è disponibile
sempre e comunque, il sistema della territorialità non si sarebbe mai formato
in quanto la sua esistenza non avrebbe avuto alcun senso.
Il sistema della difesa si forma già nel tronco encefalico, cioè, l’area evolutivamente più antica (cervello rettiliano). Attiva quelle emozioni come la paura o l’eccitamento che predispongono l’essere vivente verso comportamenti di fuga, di attacco o di immobilizzazione.
Con lo svilupparsi del livello superiore
(area limbica) e, quindi, con la comparsa delle emozioni, dal sistema di difesa
si sviluppano anche il sistema dell’attaccamento, mentre quello reciproco
dell’accudimento sembra essere derivato dal sistema omeostatico. L’attaccamento riguarda la ricerca di cura, sostegno e difesa
da parte del neonato, del cucciolo e dell’infante. L’accudimento è l’offerta di
cura, sostegno e difesa da parte del genitore. La mancata soddisfazione alla
richiesta di cura attiva emozioni che possono essere di paura, di rabbia, di protesta;
di contro l’insoddisfacente accudimento produce senso di
colpa nel genitore. Con lo sviluppo della neocorteccia, quindi del terzo livello evolutivo
del cervello, facendo capolino la coscienza cognitiva del sé e la formazione
dell’identità, i sistemi dell’attaccamento e dell'accudimento vanno a costituire dei perni
centrali e fondamentali nella costruzione dell’idea del sé e dell’altro. Ciò
comporta la formazione delle credenze e degli schemi cognitivi.
Il sistema della sessualità nasce come mero istinto riproduttivo nel tronco
encefalico, ma nel corso dell’evoluzione dell’apparato cerebrale, con la
comparsa delle emozioni che procurano piacere, vive una sua evoluzione e
diventa sempre più integrato con altri sistemi motivazionali come quello della
ricerca. Si attiva nella formazione delle coppie, nella ritualizzazione della
sessualità (corteggiamento). Le emozioni prodotte da questo sistema sono quelli
del desiderio e del piacere. A questi si aggiungeranno anche quello
dell’euforia e, con la formazione delle coppie, della gelosia. Nell’homo
sapiens, con la comparsa della coscienza cognitiva e del sé autobiografico, la
sessualità acquisisce anche struttura di significato, conducendo l’uomo
a generare cognizioni etiche e morali così spesso in netto contrasto con la natura stessa dell'uomo.
Tuttavia, al di là dell'evoluzione, il fine strutturale della sessualità resta il piacere.
Tuttavia, al di là dell'evoluzione, il fine strutturale della sessualità resta il piacere.
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