Nelle ansie sociali, quindi nella timidezza, l’arrossire è una manifestazione di imbarazzo o vergogna.
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Massimo Orsi - vergogna |
A livello neuropsicologico si verifica quando sono attivati uno o più sistemi motivazionali: Rango sociale o competitivo, cooperazione e, se associato a uno dei due precedenti sistemi, quello sessuale. Si tratta, dunque dei sistemi motivazionali evolutivamente più giovani e legati alla socialità.
Le emozioni di sofferenza collegati ai sistemi motivazionali subentrano per effetto del mancato raggiungimento degli scopi perseguiti, la percezione di fragilità avvertita.
Rango sociale. Collegate all’attivazione del rango sociale, qualora dall’interazione competitiva si esce sconfitti, entrano in gioco le emozioni dell’umiliazione, della paura del giudizio negativo altrui, la vergogna. Quando queste sono riferite a valori che assumono particolare importanza per la persona timida, l’intensità emotiva è piuttosto marcata e produce quella reazione fisiologica che si manifesta con l’arrossire.
L’umiliazione, nel caso dell’arrossire, si rifà all’idea del fallimento, dell’incapacità, dell’essere inferiore, dell’essere persona socialmente perdente.
Questa emozione è strettamente correlata a quelle della vergogna per non essere stati in grado di operare in modo efficace e ciò genera l’idea, legata all’apparire, di aver reso visibile una propria presunta inadeguatezza. Ne sussegue la paura del giudizio negativo altrui. Dunque l’umiliazione è riferita a sé in rapporto con gli altri.
La vergogna, invece, è il risultato di un processo cognitivo riferito al giudizio verso sé stessi.
Quando parliamo di sistema motivazionale del rango, non ci si riferisce solo all’aspetto competitivo in quanto tale, ma anche a quanto concerne la generalità del rapporto di sé con gli altri.
Essendo la vergogna una emozione collegata ad assunzioni e regole a cui il soggetto conferisce significativo valore etico-morale, essa si manifesta come rappresentazione cognitiva del venir meno a tali valori che sono considerati dalla persona timida come comuni anche agli altri.
Anche in questo caso ne scaturisce la paura del giudizio negativo da parte degli altri.
Cooperazione. Legata al sistema motivazionale cooperativo è l’emozione del senso di colpa.
Anche questa è una emozione riferita a sé stessi. I soggetti timidi riconducono il proprio venir meno al comportamento cooperativo socialmente atteso ad una esclusiva colpa propria.
Nel mio articolo “il senso di colpa” ho descritto le distorsioni cognitive tipicamente legate a questa emozione.
Sistema motivazionale sessuale. L’arrossire collegabile al sistema motivazionale sessuale è legato agli aspetti prestazionali e al corteggiamento.
In ambedue gli aspetti si attivano le credenze di base riferite al sé, all’idea di incapacità, inabilità, difettosità, non amabilità, non attraibilità. L’emozione dominante è quella della paura che può coniugarsi come timore del fallimento, del rifiuto, del giudizio negativo altrui.
A parte questi aspetti, vi è anche l’arrossire per il timore di arrossire, l’eritrofobia.
Quest’ultima è correlata sia alla paura giudizio negativo altrui, sia all’emozione della vergogna. Ma il fattore che assume particolare importanza per l’individuo timido è il rendere visibile agli altri la propria condizione emotiva e, perciò, divenire trasparente all’esterno, quindi apparire particolarmente fragile, cosa questa di cui ci si vergogna.
L’eritrofobia viene innescata da processi cognitivi che si manifestano attraverso un flusso di pensieri automatici previsionali in cui la possibilità di arrossire è data per certa. Il soggetto si sente scoperto, privo di difese, alla mercé del giudizio altrui.
Per certi versi, l’eritrofobia si presenta come anticipazione degli altri processi cognitivi che producono il rossore che ho precedentemente illustrato. In altre parole essa si manifesta anche se non si sono verificate le circostanze che avrebbero potuto provocare l’arrossire, è un po’ come il tagliarsi le mani prima di aver rubato.
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