La timidezza del quotidiano si manifesta quando si percepisce la propria diversità nell'ordinarietà delle relazioni, avvertita come incapacità di fare ciò che per gli altri è cosa normale e abituale.
Diversamente dalle altre tipologie della timidezza, in quella del quotidiano, il soggetto non deve porsi da sé al centro dell'attenzione, né esservi posto dagli altri, si tratta in genere di avere ruoli di comprimari.
Nel suo dialogo interiore, il timido da quotidiano, tende a confrontare se stesso con gli altri, percepiti come individui decisamente abili a relazionarsi e a saper gestire tali rapporti.
Questi tipi di persone timide vivono con grande disagio le situazioni di stallo, i silenzi nelle conversazioni, i vuoti d'attività. Sono a disagio nelle conversazioni d’intrattenimento, nel chiacchierare caratterizzato dal pour parler, nelle discussioni banali e frivole o in quelle piene di battute, ma temono anche gli sguardi.
Diversamente dalle altre tipologie della timidezza, in quella del quotidiano, il soggetto non deve porsi da sé al centro dell'attenzione, né esservi posto dagli altri, si tratta in genere di avere ruoli di comprimari.
Nel suo dialogo interiore, il timido da quotidiano, tende a confrontare se stesso con gli altri, percepiti come individui decisamente abili a relazionarsi e a saper gestire tali rapporti.
![]() |
Paul Cézanne - Le grandi bagnanti |