Tra le forme cognitive verbali maggiormente usuali, che si possono riscontrare in una persona timida, e che esprime il profondo senso di scoramento e, al tempo stesso, d’impotenza, sono la tendenza all’auto commiserazione e/o al vittimismo.
Bollare questo tipo di comportamento, da parte degli individui timidi o degli ansiosi sociali, come uno sterile piagnisteo o come atteggiamento manipolativo, significa non comprendere appieno la complessa e sofferente condizione psicologica in cui essi versano.
Auto commiserazione e vittimismo sono due facce di una stessa medaglia. Operano sempre nel dominio del pensare giudicante, in cui il giudizio è riferito ai patimenti emotivi soggettivi dell’ansioso sociale e del timido, ma, mentre la prima è un’introflessione, un giudizio negativo su di sé, la seconda è un’esternalizzazione, un giudizio negativo sugli altri.
Le persone afflitte dalle varie forme di ansia sociale come la timidezza, hanno un profondo senso di vulnerabilità. Esse si sentono particolarmente esposte ai rischi derivanti dal dominio delle relazioni sociali.
Il rischio non è visto come possibilità del verificarsi di un fenomeno che può essere molto o poco probabile, ma come un pericolo immanente, e la probabilità rasenta la certezza.
Bollare questo tipo di comportamento, da parte degli individui timidi o degli ansiosi sociali, come uno sterile piagnisteo o come atteggiamento manipolativo, significa non comprendere appieno la complessa e sofferente condizione psicologica in cui essi versano.
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George Grosz - vittima della societa |
Le persone afflitte dalle varie forme di ansia sociale come la timidezza, hanno un profondo senso di vulnerabilità. Esse si sentono particolarmente esposte ai rischi derivanti dal dominio delle relazioni sociali.
Il rischio non è visto come possibilità del verificarsi di un fenomeno che può essere molto o poco probabile, ma come un pericolo immanente, e la probabilità rasenta la certezza.