Ogni persona pensa a se stessa in funzione dei propri convincimenti profondi, le credenze, che riguardano la definizione del sé, degli altri e del mondo sociale (credenze di base), nonché i criteri di affrontamento sociale e le regole di comportamento (credenze intermedie).
Queste determinano, quindi, il modo di percepire la propria persona, pertanto, un individuo si attribuisce un’identità condizionato da tale percezione.
In ogni forma di ansia sociale, compresa la timidezza, l’auto assegnazione dell’identità è influenzata da credenze disfunzionali che si pongono come interpretazione emotiva della realtà, in cui le definizioni del sé, sfociano nella negazione di prerogative positive, che delineano gradi e campi d’inadeguatezza.
La persona timida è oggetto di credenze che possono riguardare:
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Frida Kahlo - la colonna spezzata |
La persona timida è oggetto di credenze che possono riguardare:
- L’inabilità nella gestione delle relazioni sociali;
- L’incapacità a far fronte, con efficacia, nelle situazioni in cui si è soggetti sociali;
- La non amabilità;
- Il non essere interessante e/o attraente come persona agli occhi degli altri;
- L’essere inferiore ad altri, a vario titolo.