Gli ansiosi sociali, e quindi anche le persone timide, non
amano trovarsi in situazioni ambigue, interlocutorie, né in interazioni sociali
neutre o incerte; non amano le comunicazioni che non esplicitano significati
certi.
Gli studiosi chiamano “intolleranza dell’incertezza”
questo modo di percepire, interpretare e reagire, sia emotivamente, sia con i
comportamenti, le situazioni d’incertezza.
Gli ansiosi sociali, se sono chiamati a fare una valutazione di tali situazioni,
le descrivono come stressanti, procuratrici di disagio, persino assurde.
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Domenico Dell'Osso - La vita non ha riva |
L’incertezza è considerata come qualcosa d’inaspettato,
imprevedibile, incontrollabile. D’altra parte, va tenuto in conto che una
persona afflitta da ansia sociale tende a valutare le cose, gli eventi e le
situazioni, in termini dicotomici.
Dal punto di vista dei soggetti ansiosi, l’incertezza
delinea un futuro vuoto e che, pertanto, è premonitore di negatività.
In breve, gli individui timidi considerano, quelli incerti,
eventi negativi e da evitare.
L’intolleranza dell’incertezza è, dunque, un costrutto che
si presenta come una distorsione cognitiva che valuta negativamente tutto ciò
che non sia ben delineato, che non abbia possibilità d’interpretazioni uniche e
precise.
L’incertezza è una condizione che non esclude il rischio, il
pericolo, il danno.