“Mi bloccherò e farò una figura di merda”, “penseranno che sia
una persona stupida”, “se lei/lui mi rifiuta, diventerò lo zimbello del
gruppo”, “se esco, incontrerò amici che mi faranno domande indiscrete”, “se
passeggio da sola/o, gli altri non penseranno bene di me”, “se sbaglio sarò
considerato/a una persona fallita”, “non riuscirò ad aprir bocca”, “avrò gli
occhi di tutti puntati addosso”, “sono già che finirà male”.
Esempi di brevi pensieri previsionali.
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Elisa Anfuso - Non ti grucciare |
Quasi tutti i pensieri previsionali vengono alla mente in
modo automatico. Infatti, gran parte di essi, sono già stati pensati
innumerevoli volte. Sono tra le forme tipiche dei pensieri automatici negativi.
Talvolta si manifestano nella sola forma d’immagine o di atti di coscienza. Spesso
immagini, atti di coscienza e pensiero verbale si presentano insieme a
costituire la manifestazione tipica delle previsioni.
Il pensiero previsionale, in sé, è una prerogativa
funzionale della nostra mente. Essa, è utile per stimare la validità dei
comportamenti che pensiamo di avere, delle scelte che vorremmo fare, di
strategie e tattiche che vorremmo attivare, di come può evolversi una
situazione.
È un processo cognitivo che spesso svolgiamo senza neanche
rendercene conto, eppure precede ogni nostra decisione.
Il problema è che nelle ansie sociali, quindi anche nelle
timidezze, il pensiero previsionale è sempre e sistematicamente negativo;
inoltre, non riesce ad andare oltre l’atto immaginato dell’insuccesso.