Come tutti gli ansiosi sociali, la persona timida ha una
gran paura della sofferenza.
Essa è percepita come qualcosa che non si è in
grado di sopportare, che procurerebbe un tale crollo, psicologico, umorale, e
talvolta fisico, da annichilire ogni possibilità di resistenza e/o
sopravvivenza.
La delusione di cui sto trattando è da riferire a personali
fallimenti, all’abbandono da parte di altri, alla perdita di affetti o di
appartenenza, a rifiuti affettivi.
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Safwan Dahoul - Dream 751 |
È il dominio delle mancanze a essere investito. Ma queste
non appartengono al passato, bensì, al futuro. La timidezza sconta il prezzo
del pensiero previsionale negativo.
Non che il passato non abbia nessuna
attinenza con la paura della delusione; infatti, se questi timori sussistono,
generalmente, è perché l’ansioso sociale ha vissuto esperienze negative che
l’hanno segnato e che hanno ulteriormente confermato e rafforzato le credenze e
gli schemi cognitivi disfunzionali attinenti le prerogative personali o quelle
degli altri.
Tuttavia, la paura della delusione è sempre riferita
all’ipotesi di sofferenze future.